Recentemente, l’Osservatorio delle RSA della LIUC Business School, basandosi su dati e proiezioni ISTAT, è giunto alla conclusione che, se si volesse mantenere la stessa offerta di assistenza agli anziani che abbiamo oggi (già molto inferiore alla media OCSE), nei prossimi 25 anni dovrebbero crescere di oltre il 40% i posti letto in RSA e di oltre il 70% la disponibilità di badanti per l’assistenza domiciliare.
Ormai sappiamo benissimo qual è il trend di invecchiamento della popolazione. L’ISTAT prevede che entro il 2045 gli over 65 saranno il 34% della popolazione.
Ora però vogliamo soffermarci su un altro aspetto evidenziato dall’Osservatorio che evidenzia ancor di più quanto sia importante ripensare il modello di assistenza agli anziani.
Contesto e forme familiari.
Il fenomeno a cui assistiamo da molti anni è quello della riduzione della dimensione media della famiglia. Diminuiscono le nascite, i figli nascono da coppie sempre più anziane, aumenta il tasso di divorzi, aumenta la partecipazione delle donne al mondo del lavoro, cambiano gli stili di vita.
Tutto ciò comporterà nel medio termine, un aumento dell’aiuto dei componenti della famiglia nell’assistenza degli anziani, sia in termini di aiuto concreto, sia in termini di sostegno economico.
Basti pensare che, come ci ricorda l’Osservatorio, tra il 1995 e il 2018 le coppie senza figli sono aumentati di 1,2 milioni di unità (+25%), crescono le coppie con un solo figlio e aumentano del 45% gli anziani che vivono soli.
Un nuovo modello di assistenza agli anziani.
In assenza di un ripensamento del modello di assistenza degli anziani e dei soggetti fragili, questa situazione diventerà presto insostenibile sia per le famiglie che per il welfare.
La risposta, a nostro parere, è rappresentata da servizi di assistenza integrata, come quello offerto da MyCare e denominato “RSA a casa tua”, che consentono alla famiglia di avere un unico interlocutore per tutti i servizi di assistenza e aiuto all’anziano e al caregiver.
Inoltre, un fattore nei prossimi anni sarà rappresentato dalla tecnologia e dalla capacità di monitorare a distanza l’anziano, farlo sentire sicuro e assisterlo nelle sue esigenze anche quando solo in casa, in modo da ridurre, soprattutto per le persone autosufficienti o parzialmente auto, il ricorso a badanti e, di conseguenza, ridurre i costi per le famiglie.