Cause, prevenzione e rimedi.
L’anziano ha molte più probabilità di cadere in casa (ogni anno, sono circa 37 milioni le persone, nel mondo, che richiedono attenzioni a seguito di cadute. Nella sola Europa, secondo una stima dell’European Public Health, sono 2,3 milioni i pazienti costretti a ricorrere al pronto soccorso per cadute accidentali. Di questi, 1,5 milioni necessitano di un ricovero in ospedale, con una percentuale elevata di persone che mantengono nel tempo una disabilità, dovuta alla mobilità compromessa. I più colpiti? Gli over 65enni. Tutto questo, fa della caduta dell’anziano la seconda causa di mortalità (dopo l’incidente stradale) e invalidità al mondo per persone che superano proprio la soglia dei 65 anni -World Health Organization).
Secondo una ricerca riportata da Epicentro, il Centro nazionale per la prevenzione delle malattie dell’Istituto superiore di Sanità, circa il 26-31% degli anziani sopra i 65 anni cade almeno una volta l’anno, di questi il 43% anche più di una volta.
Cosa intendiamo per caduta?
La caduta è correlata ad una perdita dell’equilibrio senza perdita di coscienza. Le cadute possono essere prevedibili, accidentali ed imprevedibili.
- Le cadute prevedibili capitano a persone disorientate o con problemi nella deambulazione o che hanno reazioni ai farmaci ecc.: esse rappresentano il 78% delle cadute.
- Le cadute accidentali, pari al 14%, sono dovute a fattori ambientali, come ad esempio lo scivolamento sul pavimento bagnato. Anche queste cadute possono essere prevedibili, poiché dobbiamo e possiamo rimuovere la maggior parte dei fattori di rischio.
- Le cadute imprevedibili, pari al 18%, accadono a persone in buone condizioni cliniche e funzionali, in cui può subentrare ad esempio un improvviso disturbo dell’equilibrio.
Le cadute tra le mura domestiche degli anziani e più in generale delle persone con disabilità di ordine motorio e/o cognitivo rappresentano una priorità per la sanità pubblica a causa della loro frequenza e gravità; le cadute rappresentano la prima causa di incidente domestico e parallelamente la prima causa di ricovero e decesso dell’anziano per tale ragione.
Gli ambienti a maggior rischio sono: cucina (25%), camera da letto (22%), scale interne ed esterne (20%), e bagno (13%). La caduta avviene solitamente perché il soggetto scivola (su superfici bagnate o indossando scarpe inadatte o per le scale), o inciampa (su oggetti domestici o tappeti), o precipita (dal letto, dalla sedia o dalla scala) (Istituto Superiore di Sanità, 2015).
Esistono fattori di rischio di caduta intrinseci, anche detti personali (come le alterazioni legate all’età), ma anche fattori estrinseci, ovvero ambientali (ossia tipicamente la presenza di ostacoli in casa, le calzature non idonee, l’impiego di ausili non adeguati o il loro errato impiego).
Le cadute tra le mura domestiche degli anziani e più in generale delle persone con disabilità di ordine motorio e/o cognitivo rappresentano una priorità per la sanità pubblica a causa della loro frequenza e gravità; le cadute rappresentano la prima causa di incidente domestico e parallelamente la prima causa di ricovero e decesso dell’anziano per tale ragione.
Gli ambienti a maggior rischio sono: cucina (25%), camera da letto (22%), scale interne ed esterne (20%), e bagno (13%). La caduta avviene solitamente perché il soggetto scivola (su superfici bagnate o indossando scarpe inadatte o per le scale), o inciampa (su oggetti domestici o tappeti), o precipita (dal letto, dalla sedia o dalla scala) (Istituto Superiore di Sanità, 2015).
Esistono fattori di rischio di caduta intrinseci, anche detti personali (come le alterazioni legate all’età), ma anche fattori estrinseci, ovvero ambientali (ossia tipicamente la presenza di ostacoli in casa, le calzature non idonee, l’impiego di ausili non adeguati o il loro errato impiego).
Cosa possiamo fare per prevenire le cadute in casa e mettere in sicurezza il tuo caro.
MyCare, operando a livello domiciliare, identifica i fattori di rischio di caduta attraverso una valutazione multidimensionale delle persone a rischio, attuando un sistema di sorveglianza e messa in opera di procedure e strategie di prevenzione da parte del caregiver del familiare e del paziente stesso, inoltre, è in grado di inserire in casa soluzioni tecnologiche che sono in grado, nel rispetto della privacy, di monitorare la persona, rilevare le cadute e inviare l’allarme al caregiver.